sabato 30 novembre 2013

Sabato mattina.
Dovresti prepararti a petti e crini ornati di rose e viole invece hai davanti a te la Sig.ra Porticalli che si lamenta della poca scelta di ferri da stiro a secco.
"Signora, non ne abbiamo, mi dispiace"

"Che peccato, io ho sempre usato quelli, quelli a vapore mi hanno sempre dato l'impressione ci sia dentro qualcosa di MALIGNO"

"Demineralizzata. Ci deve mettere la demineralizzata, se usa quella delle solfatare, ci credo che le diano quell'impressione"

"Macchè, non è l'odore, E' QUELLO CHE MI SEMBRA DICANO MENTRE SOFFIA IL VAPORE"

La mia faccia assume involontariamente l'espressione da "potevo accettare quel portierato a Via Nomentana", cerco un appoggio ma non ne trovo.

"Senta, poi mi ammazza con calma, ma non venga a dirmi che lei davvero sente le voci sul soffio del vapore"

Mi guarda stupita e perplessa.
La mia ignoranza deve sembrarle ingiustificabile.
Vedo che tende la mano verso di me e la stringe leggermente a mezz'aria tra noi due.

Continuo a respirare normalmente, quindi affondo.

"Signora, anche lei, stiri solo al dritto, smetta di farlo al contrario. E mai mentre ascolta Helter Skelter"

Mentre pronuncio queste parole, vedo dietro la signora un tizio entrare velocemente, correndo urta anche un signore in fila alla cassa che mentalmente prima, verbalmente poi, comunica di averlo riconosciuto e di avere una scarsa considerazione del suo parentado che, alla voce forma verbale, possiamo equiparare ai trapassati.

Scansa senza mezzi termini la signora.

"Scusi signò, è n'urgenza"

La Porticalli dimostra in maniera inequivocabile che, in altri tempi, parole come educazione e portamento non erano prive di significato:

"Scusi sto cazzo, giovanotto"

Sto per intervenire in favore della signora, non puoi certo passare avanti a qualcuno e farla franca, quando lei mi ferma mettendomi una mano sul braccio.

"Sentiamo cosa ha da dire, sono curiosa"

Mister Higgins non la degna nemmeno di uno sguardo.
Ha fretta. Saltella, si agita e, nel farlo, mi prende per la manica e trascina verso le lavatrici.

"Dammene una, de corsa"

"Primo, lasciame er braccio o te stacco la mano pe facce un perizoma, secondo, dimme almeno che caratteristiche debba avere"

"Deve essere veloce da portare giù, damme..." - si guarda intorno - "...bòna quella, porta giù, la macchina sta qua sotto"

"La prendo da magazzino..."

"Troppo tempo. Mia moglie torna fra manco venti minuti"

Ingenuo.
44 anni e sei ancora un pupo che tende il ditino verso la candela della torta di compleanno, sei Simple Jack che spazzola un cavallo, sei una ragazza che telefona alla mamma dicendo di aver finalmente coronato il suo sogno di diventare attrice 
"Mamma! La protagonista! MI hanno offerto la parte principale!"
"Bella de mamma e che film fai?"
"Roba de classe mà! M'hanno detto che è un remake de Visconti! A mà, Visconti! Roba nobiliare!"
"Ammazza roba grossa!"
"Sì, così m'hanno detto...no, aspè...lo dicevano der protagonista...che avranno voluto dì mà?"
"Beh, che è un tipo importante, uno grosso, come se chiama, a mamma?"
"Sicuro è uno tosto, così me ripetevano, hanno chiamato a lui per nome e se chiama come er film! Vonno fa na cosa artistica... c'è lui che abita dentro casa co le sorelle..."

(Vabbè, avete capito, ogni tanto, quelle che dovrebbero essere la buona e la cattiva coscienza si trasformano tutte e due in Boldi e De Sica, scusatemi) 

Dicevo.

Ingenuamente, chiedo.
"E vuole farle la sorpresa della lavatrice nuova?"

Si blocca.
Mi guarda.
Sorride autocompiaciuto.

"No, la sorpresa, a dirla tutta, gliela avrei già fatta. Non credo l'avrebbe gradita... vorrei che ste sorprese rimanessero nascoste ancora per un po', diciamo che avevo delle lenzuola da lavare in assoluta discrezione e lo stavo facendo, quando sta stronza si blocca a metà lavaggio e NON SI APRE PIU'. C'ho provato in mille modi ma niente, adesso ho smartellato l'oblò e si è aperta. A regà, potevo sceglie di cambiare lavatrice o cambiare casa. Meglio lavatrice, no?"

Leonix Italia, Reparto Meglio Il Candeggio Dell'Avvocato, ore 13,10

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