mercoledì 13 agosto 2014

Piccola.
Enorme.

Ci sono troppi anni tra loro e Ron ma, porcaccia miseria, li vedesse ora, intitolerebbe la canzone "Ettaro Quadro e la bambina".

Alto. Per tenerle la mano deve incurvare la schiena.
Glabro. Te lo aspetti con una pezzetta in mano a risolvere problemi di pulizia casalinga in giro per il mondo.
Grosso. Quello che il mondo chiama Divano, per lui è uno sgabello.
Innocente. Ha gli occhi di chi è convinto che un cammello possa passare tranquillamente per la cruna di un ago, se ci si mette di buzzo buono.

Bionda. Tanto da suscitare una immotivata invidia da parte delle tinte presenti in negozio.
Piccolina. Passo incerto che definisce un numero di anni ancora spaventosamente basso ma cozza con gli
Occhi. Aperti e sicuri.

E' lei che guida.

SI fermano un attimo sulla soglia del reparto, la bimba si guarda intorno a cercare qualcosa e si sente un cassetto mentale che si apre, ricorda e, quindi, si avvia sicura portandosi dietro il colosso.
Videogiochi.
Quattro occhi si fermano davanti all'espositore, i due alti guardano lei i due bassi si perdono a cercare qualcosa.
Che trovano.

Un sorriso piccolissimo.

Una mano che pò esse piuma o pò esse Caterpillar, prende l'oggetto del piccolo desiderio ma viene fermata.

Vocetta.
"No papi, ancora no, a compleanno, adesso solo vedere"

Un bacetto appena accennato su una pala a forma di mano ed uno sguardo per il quale adolescenti si batteranno.
Vesuvio sorride di rimando.

Escono.

Adesso ditemi come faccio a tornare dal sig. Stasi che si lamenta della nuova lavatrice che non lava le mutande come faceva sua mamma a mano.

Leonix Italia, Reparto Oberon e Titania, ore 10,37

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