lunedì 28 maggio 2012

Poi dite che sono io

Squilla il telefono. Odio il telefono. Cercano sempre di venderti qualcosa di cui non senti assolutamente il bisogno o sono rotture di palle, delle quali sono praticamente certo di averne per ora e per le prossime sette vite.
Il telefono continua imperterrito a squillare, oserei dire in modo anche impertinente. Insomma, sto mentalmente recitando il mio mantra preferito "pussa via, pussa via vai a rompere il cazzo a qualcun altro" ma, apparentemente, senza alcun effetto. I miei chakra devono essere intasati dal cerume, i miei kundalini li ho persi a freccette contro Battista al Pub dell’orso svariati anni fa ed ho un karma che nella prossima vita, se mi va di culo, mi reincarno nella tazza da bagno di Calderoli. Il telefono resiste anche alla mia vista calorifica, non si liquefa all’istante ma continua imperterrito a squillare. Ok, ha vinto lui, rispondo.
"Leonix, buonasera". Risposta standard con l’inarrivabilmente originale variante "Leonix, buongiorno", se in orario antimeridiano. Da grande alle mie figlie racconterò di che razza di scavezzacollo avessero come genitore.
"Salve, dieci giorni fa ho comprato su Leonix online un televisore della Lg e adesso non funziona". Reprimo a stento lo "sticazzi" che sarebbe stato come un apostrofo rosa tra le parole "me ne sbatto" e, vai a capire perchè, rispondo anche in maniera coerente e gentile.
"Anzitutto mi dispiace per la recente perdita, vorrei si sapesse, in via secondaria le consiglierei di rivolgersi al centro assistenza più vicino". Praticamente un gentiluomo d’altri tempi. Già mi vedevo passeggiare per le vie di Londra con al guinzaglio un cocker spaniel mentre sorseggiavo brandy invecchiato indossando una morbida giacca da camera parlottando del commercio del the con lady Forsbith. Ma lui insiste.
"Sì, c’avevo pensato anche io, il mio problema è che non c’ho tempo perchè lavoro. Visto che voi siete un centro Leonix, perchè non ce lo portate voi?". Che stronzo a non averci pensato prima! Dovrei sotterrarmi sotto quintali di sterco semovente! Giusto, LUI ha da lavorare e mica ha tempo da perdere come me! Oltretutto, io sono un centro Leonix. Lasciate stare il risibile dettaglio del televisore comprato on-line, siamo tutti sotto il cielo, una grande famiglia! Scusate, se voi comprate un televisore a Roncobilaccio perchè lì vi hanno fatto 45 euro di sconto e vi hanno regalato sottobanco la discografia masterizzata di Michele Pecora, mica tutte le volte che avete un problema tornate a Roncobilaccio. Eccheccazzo, voi lavorate, mica c’avete tempo da perdere, andate tranquillamente al negozio sotto casa e lì attaccate il pippone.
"La ritengo un idea magnifica, è quasi un peccato dirle di no" e riattacco. Diciamo che il cane si è allontanato per fare i bisogni.
Tredici secondi e risquilla il telefono. Sempre lui. "Lo so che magari non è molto cortese insistere da parte mia, ma per risparmiare l’ho preso in internet e sul sito sicuramente mi direbbero di andare in assistenza, così ho pensato a lei". Cavolo, mi pensa. E io a lamentarmi e rifiutarmi di fargli questo piccolo favore. Che stronzo. Dovrei sentirmi un verme.
"Guardi, sono felice di essere nei suoi pensieri ma io rispondo della garanzia solo dei prodotti acquistati nel mio punto vendita, oltretutto lei sapeva già di doversi rivolgere all’assistenza, quindi lo faccia". E riattacco slacciandomi la giacca da camera e buttando via il brandy.
Diciotto secondi. Richiama. "Non si può proprio fare nulla? A me non va di sbattermi in giro per assistenze"
A questo punto Lady Forsbith ha gettato la maschera trasformandosi in Ines, battona di sessantadue anni e tre denti residui che ancora fa la vita con discreti risultati.
"Ha perfettamente ragione. Il suo tempo è prezioso, nessuno può davvero sapere cosa lei sia in grado di fare e di quanto tempo abbia bisogno per farlo, potrebbe essere il prossimo recordman di rettobanana o il prossimo a trovare interessante il blog di Flavia Vento. Facciamo così, io vengo a casa sua, prendo il televisore, lo porto in assistenza, impiego ogni stilla del mio essere perchè glielo riparino all’istante, nel frattempo tornoa negozio, prendo un televisore più grosso del suo e più bello e glielo presto finchè non glielo riparano, fatto questo, glielo riprendo, lo riporto a casa sua e poi ci andiamo a fare una birretta insieme. Eh, che ne dice?". Attimi di silenzio in cui inizio, lentamente ma inesorabilmente a disperare e credere di aver esagerato con la puntata, mi sa che non viene a vedere. Poi, lo sento prendere fiato ed il mondo acquista luci e colori: mi dà la risposta che doveva e che mi aspettavo.
"Davvero lo farebbe?". Esiste un Dio buono, grazie.
"Nemmeno per il cazzo". E metto giù come il maglio dell’amaro Petrus.
Tanto gli inglesi hanno una nazionale di schifo agli europei, se la piantassero di fare tanto i superiori.

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