mercoledì 11 aprile 2012

A volte ritornano

Dunque, sono tornati quelli della cartuccia del bianco. Lui entra e fa "Guuuu" che, nella sua lingua natìa, l'italiano, significa "Buongiorno gentile venditore, le porto buone nuove! Contrariamente a quanto da noi sostenuto, non serve intingere la penna d'oca nel candido inchiostro per ottenere documenti, orsù, ci serva di nuovo da par suo!". E qui la cosa si fa difficile. I due inseparabili vogliono un COMPUTER ed un aspirapolvere. Non specificano con quale dei due si vogliano collegare in internet ed ho paura a chiederlo, meglio, non ci penso nemmeno per il cazzo a farlo, mamma Longarini non ha cresciuto un figlio del tutto scemo (oddio, se lo chidete a lei dirà esattamente il contrario salvo aggiungere che, ah, ma voi vi riferite a Paolo e non a, e qui ci vuole un sospiro d'obbligo, a LUCA, arial black, grassetto sottolineato). Comunque, con l'originalità tipica dei macachi e dei roditori d'acqua dolce (ero assente a molte lezioni di biologia, che volete), affermano di volere un computer "semplice, veloce, che costi poco e che duri tanto. Considerando che questa è la formula usata normalmente da chi vuole una lavatrice, traete le vostre conclusioni, per me, si aspettano che un computer sia una cosa che se ci scrivi "voglio una BMW scappottata che ci faccio il signoro per le strade dello stazzo" te la fa apparire in garage, ma io sono cattivo, lo dice anche mia mamma. Tanto cattivo che gli piazzo un computer della sezione "estinti". C'è in tutti i negozi, non giriamoci intorno, è quell'angolo di negozio dimenticato completamente dal tempo, dove se ci porti Capitan America appena scongelato dopo essersi addormentato negli anni '50 trova tutte le cose a cui era abituato. Ecco, nemmeno a farlo apposta, oggi è morto JohnJackWilliam Vic20, invetore dell'omonimo computer, ecco, quello che gli ho dato era stata, probabilmente, la sua ultima creazione.

A volte questo mestiere regala grandi soddisfazioni, vederli battere con i bastoni d'osso sulla tastiera per far accendere il computer è una scena che scalda il cuore.

Il bello arriva quando l'elemento tristemente femminile della coppia deve scegliere l'aspirapolvere. Essa vuole "uno di quei cosi che girano come cagnolini a pelo lungo per casa e mentre girano tolgono la polvere succhiando" in breve, vogliono il cucciolo di Marina Lothar (vabbè, era scontata ma fatemene passare qualcuna), vuole un robot aspirapolvere. Ce ne sono di tre tipi: difficile da usare, Stephen Hawking 2000 e Lasciaperde. Gli mollo un Lasciaperde da 399 euro e, contemporaneamente, cambio vita (e itinerario, mollo la baracca e via), nome e connotati. L'ultimo cliente che ha comprato un Lasciaperde è ritornato dalle sessanta alle 400 volte prima di capire da che parte dovesse poggiarlo a terra, questa, a buoni conti, avrà bisogno delle istruzioni a fumetti per capire come usare la maniglia della scatola.
Decidono per un finanziamento.
Li mando da Silvia, la nostra cassiera (occhio che legge) addetta ai finanziamenti. Considerando che normalmente chiede più garanzie della BCE e con l'affabilità tipica di un T-Rex col ciclo, nutro poche speranze che passi.
Passa.
Un noto istituto di credito dà immediata fiducia ai due celenterati.
Non li ha visti in faccia.

Escono tutti contenti. Mi ci gioco casa che stasera aprono le due scatole e mettono il computer a terra e cercano la porta usb sull'aspirapolvere.

Mamma, piantala, ho capito che sono cattivo!

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